Profilassi antitrombotica dopo stenting coronarico nei pazienti con fibrillazione atriale
Approssimativamente il 70-80% dei pazienti affetti da fibrillazione atriale ha indicazione alla TAO a lungo termine, e tra questi il 20-30% ha una malattia coronarica associata.
Nella pratica clinica è pertanto divenuto frequente trattare tali pazienti con angioplastica coronarica con impianto di stent, con successiva necessità di doppia terapia antiaggregante piastrinica ( Acido Acetilsalicilico e tienopiridina: Ticlopidina [ Tiklid ] o Clopidogrel [ Plavix ] ) per un periodo variabile, compreso tra 1 e 12 mesi a seconda del tipo di stent utilizzato.
Il trattamento antitrombotico ottimale in tale sottogruppo di pazienti non è noto, data l’assenza di consistenti dati basati sull’evidenza, e una notevole variabilità nelle strategie adottate è stata di recente riportata.
In attesa che studi clinici e registri di ampie dimensioni producano l’evidenza necessaria alla gestione ottimale di questa problematica, le strategie antitrombotiche da impiegare attualmente dopo intervento coronarico percutaneo ( PCI ) con impianto di stent nei pazienti con indicazioni a TAO vanno in parte derivate da casistiche di piccole dimensioni, non-controllate e analizzate retrospettivamente. Di conseguenza, le raccomandazioni derivano da consensi di esperti.
Poiché la duplice antiaggregazione piastrinica è meno efficace della TAO nelle condizioni in cui quest’ultima è indicatae la TAO ( anche associata ad Acido Acetilsalicilico [ Aspirina ]) è inferiore alla duplice antiaggregazione piastrinica nella prevenzione degli eventi cardiaci avversi dopo procedura PCI con impianto di stent, la combinazione di TAO e duplice antiaggregazione piastrinica costituisce la strategia più razionale nei pazienti sottoposti a impianto di stent e/o con sindrome coronarica acuta, nei quali coesiste un’indicazione all’anticoagulazione a lungo termine.
La triplice terapia, tuttavia, viene generalmente considerata a rischio elevato di complicanze emorragiche ( incidenza compresa tra 0 e 21% nelle varie casistiche ).
In generale, una durata di trattamento con TAO e duplice antiaggregazione piastrinica limitato a 1 mese ( in caso di impianto di stent non-medicato ) appare associata a una minore incidenza di sanguinamenti maggiori ( inferiore a 5% ) rispetto a durate di 12 mesi ( superiore a 10% ) ( nei casi di impianto di stent a rilascio di farmaco ).
D’altra parte il rischio tromboembolico dopo sospensione della TAO per la fibrillazione atriale risulta compreso tra 1 e 7%/anno. Pertanto nei pazienti a rischio tromboembolico basso è adeguata la semplice sospensione pre-procedurale della TAO e la sua sostituzione con la duplice antiaggregazione piastrinica.
Appare peraltro ragionevole evitare, per quanto possibile, l’impianto di stent a eluizione di farmaco per i quali viene attualmente raccomandato un periodo di duplice terapia con antiaggreganti piastrinici protratto ( almeno 12 mesi ), anzichè di un solo mese, come prescritto in caso di impianto di stent di metallo nudo.
Nei casi a rischio tromboembolico medio-elevato, la prosecuzione dell’anticoagulazione è essenziale, e pertanto viene raccomandata la triplice terapia con Acido Acetilsalicilico, tienopiridina e TAO per l’intero tempo previsto per la riendotelizzazione dello stent.
In seguito, il trattamento antitrombotico a lungo termine da raccomandare nei pazienti con indicazione a TAO per fibrillazione atriale e sottoposti a intervento coronarico percutaneo con impianto di stent è rappresentato dall’associazione di TAO a moderata intensità ( INR 2-3 ) e Acido Acetilsalicilico 75-100 mg/die o Clopidogrel 75 mg/die, indipendentemente dal rischio tromboembolico. ( Xagena2010 )
Fonte: Linee guida AIAC 2010 per la gestione e il trattamento della fibrillazione atriale, 2010
Cardio2010 Farma2010 Emo2010
Indietro
Altri articoli
Aspirina versus Clopidogrel per il mantenimento a lungo termine dopo impianto di stent coronarico nei pazienti con diabete: analisi post hoc dello studio HOST-EXAM
La selezione dell'agente antipiastrinico ottimale nei pazienti che hanno ricevuto un intervento coronarico percutaneo ( PCI ) è particolarmente importante...
Indobufene o Aspirina più Clopidogrel dopo impianto di stent coronarico a rilascio di farmaco: studio OPTION
La doppia terapia antipiastrinica ( DAPT ) con Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) come terapia di base è diventata la...
Esiti a lungo termine e durata della doppia terapia antipiastrinica dopo intervento coronarico con stent a rilascio di farmaco di seconda generazione: studio DAPT
Le recenti linee guida sulla durata della doppia terapia antipiastrinica ( DAPT ) dopo intervento coronarico percutaneo ( PCI )...
Doppia terapia antipiastrinica dopo intervento coronarico percutaneo: stent in polimero biodegradabile o durevole nei pazienti ad alto rischio di sanguinamento
Sono disponibili informazioni limitate sull’efficacia comparativa e sulla sicurezza delle diverse piattaforme di stent nei pazienti ad alto rischio di...
Intervento coronarico percutaneo con stent a rilascio di farmaco versus innesto di bypass aorto-coronarico nella malattia della arteria coronaria principale sinistra
La strategia ottimale di rivascolarizzazione per i pazienti con malattia della arteria coronaria principale sinistra è incerta. Sono stati valutati...
Rischi di sanguinamento versus eventi trombotici in pazienti ad alto rischio di sanguinamento dopo l'impianto di stent coronarico
I pazienti candidati all'intervento coronarico percutaneo ( PCI ) e ad alto rischio di sanguinamento costituiscono una sfida terapeutica perché...
Confronto dello stent BioFreedom rivestito con Biolimus senza polimeri con lo stent Orsiro a eluizione di Sirolimus con polimero biodegradabile ultrasottile in una popolazione trattata con intervento coronarico percutaneo: studio SORT OUT IX
Nei pazienti con aumentato rischio di sanguinamento, lo stent BioFreedom rivestito con Biolimus A9 ( stent rivestito di farmaco in...
Regime antitrombotico a base di Edoxaban versus antagonisti della vitamina K dopo stenting coronarico riuscito in pazienti con fibrillazione atriale: studio ENTRUST-AF PCI
È stata valutata la sicurezza di Edoxaban ( Lixiana ) in combinazione con l'inibizione P2Y12 in pazienti con fibrillazione atriale...
Stenting coronarico a rilascio di farmaco: la monoterapia con Ticagrelor dopo doppia terapia antipiastrinica di 1 mese è risultata non-inferiore, ma non-superiore, al trattamento convenzionale nella prevenzione di eventi ischemici
Lo studio GLOBAL LEADERS ( GLOBAL LEADERS: A Clinical Study Comparing Two Forms of Anti-platelet Therapy After Stent Implantation )...
Anticoagulazione orale con e senza singola terapia antipiastrinica nei pazienti con fibrillazione atriale e malattia coronarica stabile oltre un anno dopo impianto di stent coronarico: studio OAC-ALONE
Nonostante le raccomandazioni contenute nelle linee guida e nei documenti di consenso, non è stato condotto uno studio controllato randomizzato...